martedì 6 marzo 2012

Bomboniere

Non ho mai capito se i confetti dentro le bomboniere siano lì per essere mangiati o per essere lasciati lì a marcire o cos'altro. Mi spiego meglio. Ora, sul comodino, ho una bomboniera ricordo di una festa di laurea piena di confetti rossi al cioccolato che in questo momento di noia misto insonnia mi sta tentando moltissimo. Tuttavia, come per altre bomboniere che ho ricevuto, non posso estrarre il "dolce contenuto" senza sventrarla. La scelta dunque è tra conservare la bomboniera e frenare la voglia di confetti o mangiarmi i confetti e distruggere la bomboniera. Mi obietto da solo che in ogni caso un giorno i confetti marciranno e la bomboniera dovrò sventrarla per forza, se non addirittura buttarla via; quindi ci sarà un momento in cui sarò costretto a romperla, a malincuore, e mangiarmi i confetti, se ancora saranno buoni, col senso di colpa di aver cancellato un minuscolo pezzo di storia. Il che non è poco, maniaco della conservazione come sono.

Ecco, se fossi Mia Samsa ci potrei probabilmente fare una metafora bellissima. Invece siccome sono le due di notte e già di mio non brillo per la fantasia, mi terrò la voglia di confetti e lascerò la bomboniera sul comodino a guardarmi e per questa volta lascerò vincere il fottesega sul perché. Ma solo per questa volta.

P.S.: Ho realizzato solo oggi (ma forse è una di quelle cose che scopro ogni tanto e poi di nuovo dimentico) che la bomboniera si chiama così perché è fatta per contenere dei dolci. E io che credevo si chiamasse così perché ricorda una donna grassa vestita di tulle.

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