Essere razionali è bello, ha un fottio di vantaggi, è dispendioso ma dà un casino di soddisfazione, eccetera eccetera, come dico sempre. Ancora meglio è essere scettici. Mi sento perplesso ergo sum.
Ma la questione è un'altra. Il problema è che la mente umana è stupida. Tutte queste belle cose infatti hanno un prezzo, considerando che la parte centrale del nostro cervello l'abbiamo in eredità dai nostri antenati selvatici, e tutto l'apparato che ci rende razionali e autocoscienti è obbligato a interfacciarsi con essa.
Così, quando uno esagera con la razionalità, sperimenta questo curioso "bug": ha una sensazione – magari completamente ingiustificata, illogica, assurda, dettata da una qualsiasi forza inconscia – ma non la percepisce come tale, anzi è convinto di scoprirla come conclusione di un ragionamento. Crede di averne le prove quando in realtà questa "conclusione" era già nella sua mente ancora prima di cercarle.
È un cortocircuito perverso: uno che cerca di essere il più possibile razionale può finire per ottenere proprio ciò che vuole evitare, il prevalere dell'"istinto".
Quel che è peggio è che, pur conoscendo il meccanismo, la "razionalizzazione" è inevitabile. Anche i ragionamenti che sembrano più lucidi possono essere affetti da questo errore. Ci si può far venire dubbi su dubbi, si può dubitare di qualsiasi nostro ragionamento, cominciando da quelli apparentemente più convincenti, si può dubitare dell'ovvio, dell'evidente, si può dubitare dei propri dubbi – e tutto questo è estremamente zen – ottenendo poco o niente. Ognuno sarà comunque vittima della stupidità della propria mente, prima o poi.
è davvero un bel dilemma
RispondiEliminail relativismo ci devasta
a volte rimpiango i dogmi
Preferisco vederla in modo un po' più Zen: il relativismo è l'unica cosa che ci può salvare, secondo me. Con una buona dose di razionalità ma non troppa, anche perché quando è troppa si diventa ugualmente irrazionali.
RispondiEliminaIo dubito anche del tuo post. Dunque sum?
RispondiElimina:)